Andrew Howe: Roma 2024 sarà l’ultima chance da sogno?

Nel mondo dell’atletica italiana, c’è un nome che sta riaffiorando con forza: Andrew Howe. Sebbene negli ultimi anni le luci dei riflettori siano state acaparate da giovani talenti come Jacobs, Tortu, Diaz, Furlani e Crippa, il nome di Howe inizia a risuonare nuovamente nelle menti degli appassionati.
Una quindicina d’anni fa, quando Howe faceva il suo ingresso sulla scena, rappresentava il volto dell’atletica italiana. Il suo argento mondiale a Osaka nel 2007, accompagnato da un record italiano nel salto in lungo (8.47) ancora imbattuto, rimane un momento epico nella storia della disciplina. Tuttavia, una serie di infortuni lo ha costretto a un altalenante percorso, lontano dai riflettori.
Lo scorso inverno, in un momento personale difficile segnato dalla malattia della madre, Howe decise di abbandonare l’atletica. Tuttavia, il suo cuore gli sussurrò di non chiudere definitivamente questo capitolo. Così, quando l’opportunità degli Europei di Roma 2024, in casa sua, si è presentata, ha deciso di accettarla come la sua ultima grande sfida, senza rimpianti.
Andrew Howe ha preso questa sfida con estrema serietà. Non ha mai smesso di allenarsi, perché sa che nella sua vita c’è sempre un obiettivo da perseguire. Anche se l’idea di diventare allenatore si fa strada nella sua mente, sarà sempre pronto e preparato, sia come atleta che come mentore.
Il ritorno di Andrew Howe tra paure e difficoltà
Il ritorno di Howe alle competizioni è stato un segnale di rinascita non solo nel suo percorso sportivo, ma anche nella sua vita personale. L’atletica italiana deve molto a Howe, che un tempo rappresentava l’asso nella manica del nostro paese nella pista.
Non sorprende che giovani velocisti come Marcell Jacobs si siano ispirati a lui. Ora, nella sua stessa terra, potrebbe essere nato il suo erede naturale: Mattia Furlani, a soli 20 anni, sta avvicinandosi alle prestazioni di Andrew (8.24). È una “minaccia” concreta per il primato nazionale che resiste da 16 anni.
A 39 anni, Andrew Howe, con un palmarès che include un argento mondiale, un oro europeo all’aperto (Goteborg 2006) e uno indoor, oltre a due titoli mondiali Under 20 (e un bronzo mondiale indoor), dimostra che il desiderio di essere un atleta è ancora vivo in lui. Ha dimostrato di ricordare come si fa, e ora guarda avanti con determinazione verso gli Europei di Roma 2024 e le Olimpiadi di Parigi 2024.