Gianmarco Tamberi: dopo l’Oro Mondiale, un quarto posto alla Diamond League di Zurigo

Gianmarco Tamberi: dopo l’Oro Mondiale, un quarto posto alla Diamond League di Zurigo
Gianmarco Tamberi

La scia d’oro di Gianmarco Tamberi, fresco campione mondiale, si è temporaneamente interrotta al meeting di Zurigo, tappa prestigiosa della Diamond League. L’azzurro, che ha recentemente conquistato il mondo con la sua prestazione a Budapest, ha concluso la gara di salto in alto al quarto posto, superando una misura di 2,28 metri.

Nonostante la stanchezza accumulata e a soli nove giorni dal trionfo ungherese, Tamberi ha dimostrato ancora una volta il suo spirito combattivo. Come era accaduto nelle qualificazioni mondiali, l’atleta italiano è riuscito a superare la quota al terzo tentativo, confermando la sua resilienza e la sua capacità di reagire sotto pressione. Dopo aver iniziato con salti riusciti a 2,15 e 2,20 metri, Tamberi ha superato i 2,24 metri al secondo tentativo. Tuttavia, due tentativi non riusciti a 2,31 metri e un errore finale a 2,33 metri hanno concluso la sua performance.

Gianmarco Tamberi questa volta battuto da Barshim

Ma la competizione era feroce. A trionfare è stato il qatarino Mutaz Barshim, che ha raggiunto una misura impressionante di 2,35 metri. Barshim, che ha ottenuto il bronzo ai recenti Mondiali, è noto non solo come avversario di Tamberi, ma anche come suo grande amico. I due hanno condiviso un momento indimenticabile alle Olimpiadi, quando hanno deciso di dividere la medaglia d’oro. Dietro Barshim, il podio è stato completato dal neozelandese Hamish Kerr con 2,33 metri e dal coreano Woo Sang-hyeok con 2,31 metri.

Nonostante il risultato di Zurigo, la stagione di Tamberi rimane straordinaria. Il campione ha completato il Grande Slam di titoli, consolidando la sua posizione come uno dei migliori saltatori in alto al mondo. Questo quarto posto è solo un piccolo intoppo in un percorso luminoso e, conoscendo la determinazione di Tamberi, è probabile che tornerà presto sul podio, pronto a stupire ancora una volta il mondo dell’atletica leggera.