Noah Lyles fa infuriare l’Nba: “non siete i campioni del Mondo”

Noah Lyles fa infuriare l’Nba: “non siete i campioni del Mondo”
Lyles

Mentre il mondo dello sport rimane rapito dalle emozioni dei campionati mondiali di pallacanestro, un’altra voce autorevole emerge dal mondo dell’atletica leggera, scuotendo l’NBA con una critica accesa. Noah Lyles, la stella ventiseienne delle piste statunitensi, ha conquistato un triplo trionfo ai mondiali di atletica. Ma è stata la sua dichiarazione successiva a far tremare le fondamenta del basket professionistico.

Durante la conferenza stampa conclusiva dei campionati mondiali, Lyles non ha esitato a mettere in discussione il titolo di “Campioni del Mondo” autoattribuito dai vincitori delle NBA Finals. Con un tono diretto e provocatorio, Lyles ha affermato: “Una delle cose che mi irrita maggiormente è quando guardo le NBA Finals e i vincitori si dichiarano ‘campioni del mondo’. Ma campioni del mondo in cosa? Campioni degli Stati Uniti? Non fraintendetemi, amo gli Stati Uniti, ma essi non rappresentano l’intero pianeta. Nel nostro sport, si diventa davvero campioni del mondo: siamo qui a rappresentare il mondo intero, con quasi ogni nazione che si batte, crede, cresce e alza orgogliosamente la propria bandiera. Nell’NBA, tale rappresentazione manca del tutto.”

Le parole di Noah Lyles hanno scatenato aspre polemiche nel mondo Nba

Le sue parole hanno rapidamente fatto il giro del globo, scuotendo l’industria del basket e attirando reazioni appassionate. Numerosi giocatori NBA hanno espresso il loro disaccordo. Tra loro Kevin Durant, Devin Booker, Draymond Green, Damian Lillard e Bam Adebayo, che hanno risposto al post condiviso da ESPN su Instagram.

Le parole di Lyles riflettono una riflessione più ampia sull’etichetta di “Campioni del Mondo” assegnata ai vincitori delle NBA Finals. Mentre l’NBA resta un palcoscenico straordinario per il talento cestistico, il suo ambito è circoscritto ai confini statunitensi. Le parole di Lyles agitano le acque, sfidando l’NBA a considerare in modo più ampio la portata della sua influenza e l’aspetto globale dell’atletica in generale. L’eco delle sue parole continuerà sicuramente a diffondersi nei corridoi dell’NBA e oltre.